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Una ragazza madre in cerca di un padre per la propria creatura. Tre uomini pronti a rivendicare la paternità del bambino. Una storia scontata? Niente affatto. La commedia è una energica rappresentazione del colorito mondo partenopeo. Tutto nasce dalla necessità di porre rimedio ai danni provocati dalla esuberanza di Carmelina, la protagonista. Tra colpi di scena ed equivoci si consuma una vicenda tutta da ridere. Esilarante il clima che gli attori riescono a stabilire, anche perché si respira l'atmosfera da “inciucio” prettamente napoletana. Quando si dice le malelingue... E' la veracità' tutta partenopea a farla da padrona. Dalla gestualità al linguaggio. La mimica c'e', il ritmo e' serrato. A tal proposito va fatto una piccola osservazione. A tratti l’impeto, la notevole dinamicità dell’azione rischia di far perdere allo spettatore taluni passaggi. Da evidenziare la naturalezza dell’interpretazione e la capacità di entrare nella psicologia dei personaggi. Ciliegina sulla torta un finale che è in contrasto stridente, e non poco, rispetto alla leggerezza della vicenda. Unmomento commovente, nel quale si sottolinea il valore della famiglia. Due ore di spensieratezza e di risate.