SENZA VOCE Voiceless When we won the World Cup. TrailerItalia, Luglio 2006. Un gruppo di amici decide di seguire assieme le partite dei Mondiali di calcio. àun invito accolto con freddezza, da alcuni. Calciopoli ha riempito le cronache e attorno al gioco preferito degli italiani qualche motivato disagio si avverte. Il rito nazional popolare non entusiasma. Almeno allâÂÂinizio. Poi lâÂÂincantesimo. Partita dopo partita i freni della razionalitàvengono meno, rigurgiti di insospettato patriottismo accendono gli animi. Che sta succedendo? Se lo chiedono anche gli amici, dai divani che consumano guardando le partite. Il ritmo si fa più serrato, le sensazioni più vivide. In quei giorni fatti di radio, giornali, TV, superstizioni e aspettative, la performance di un attore pone le domande più lucide. Sono felice? Di che cosa ho paura? Di fallire. Di non cambiare. E il calcio? Il calcio è la passione che si allarga ed entra in ogni casa, le urla di quegli amici che esplodono per i goal della Nazionale. La Nazionale di un Paese che non li rappresenta, un Paese che poi li lasceràsenza voce. Quegli undici soldati che giocano regalano unâÂÂidentitàe ingannano. Li illudono, poi li lasciano soli in un Paese che non ce la fa ad essere europeo. Ma che è Campione del mondo.